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Imprese giovani e innovative cercansi Enel investe 15 milioni sulle start up

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Imprese giovani e innovative cercansi Enel investe 15 milioni sulle start up
16-10-2012

Il modello è quello della Silicon Valley, il laboratorio di quasi tutte le nuove imprese hi-tech americane.
Un modello ben collaudato a cui si è ispirata l'Enel che ha cercato di riprodurlo in Italia con il nuovo progetto Enel Lab: un "incubatore" di imprese, lanciato agli inizi di luglio, nell'ambito delle celebrazioni per i 50 anni di vita della società, e creato per accompagnare nella crescita le start up italiane nel campo energetico. In realtà, il progetto che sarà presentato oggi a Milano ad Assolombarda - si rivolge anche alla realtà spagnola, ed è stato realizzato in collaborazione con Endesa, la principale compagnia elettrica iberica controllata interamente da Enel. Con Enel Lab, la società guidata da Fulvio Conti investirà fino a 15 milioni di euro nei prossimi 3 anni. L'obiettivo è di promuovere idee innovative nel settore delle cosiddette tecnologie "pulite": dalle rinnovabili alle smart grid, dall'energy storage al carbone. Settori che stanno cambiando le regole del gioco dell'industria energetica mondiale, aprendo di fatto le porte a modelli di business impensabili fino a qualche anno fa. Il bando, per concorrere ai finanziamenti, scade il 30 novembre. «Ad oggi, sono state presentate un centinaio di proposte: il 60% delle quali arriva dall'Italia, il 20% dalla Spagna e la parte restante suddivisa tra Usa, Messico e Uk. Paesi, questi ultimi, in cui sia le start up italiane che spagnole potrebbero operare attraverso collaborazioni», spiega Paolo Iammatteo, responsabile dei progetti di responsabilità sociale dell'Enel. Ogni anno verranno selezionate 6 start up ad alto contenuto tecnologico. Queste accederanno ad un programma di sviluppo unico nel suo genere che prevede un finanziamento complessivo di 650 mila euro per ogni singola start up e una location in cui lavorare. Nella prima fase di incubazione, che quest'anno partirà a febbraio 2013, Enel erogherà a ciascuna delle 6 idee migliori un premio di 250 mila euro e metterà a disposizione le proprie competenze tecnologiche e di business al fine di individuare un percorso di crescita che idealmente porti la start up alla definizione di un progetto pilota. Durante questa fase, le neo imprese non dovranno preoccuparsi della "burocrazia" in quanto Enel fornirà loro servizi fiscali, amministrativi e legali. Dopo un anno le più meritevoli passeranno alla seconda fase, usufruendo di un ulteriore contributo di 400 mila euro. «Il nostro obiettivo - sottolinea Iammatteo - è quello di costruire un "ecosistema" in cui le start up che ne faranno parte abbiano tutti i mezzi per poter diventare storie di successo imprenditoriale. Inoltre, abbiamo anche elaborato un percorso di formazione e di business in modo da colmare eventuali lacune e valorizzare l'abilità dei nostri imprenditori». In sostanza, con questo progetto Enel si propone di perseguire principalmente una finalità: «Per il gruppo diventa fortemente strategico presidiare questo tipo di innovazione in modo da anticipare trend, selezionare le migliori aziende del futuro, definire offerte commerciali che rispondano alle esigenze dei nostri clienti e quindi rimanere leader nei nostri mercati». Enel si riserva il diritto di entrare nel capitale sociale delle start up con una quota non inferiore al 30%. Nel caso questo accadesse, la proprietà intellettuale sviluppata durante il periodo di incubazione sarà divisa equamente tra le start up e Enel. E perché la ricerca divenga il perno della crescita futura, la società ha accompagnato la nascita del suo laboratorio di impresa con altre due iniziative: la Fondazione Centro Studi Enel e il programma "Energie per la Ricerca". La Fondazione è un'istituzione senza scopo di lucro, finalizzata allo sviluppo di studi e ricerche, ad iniziative di alta formazione e alla divulgazione sulle tematiche dell'energia e dello sviluppo sostenibile. Il primo progetto della Fondazione è per l'appunto "Energie per la Ricerca" che prevede 20 borse di studio per i giovani in collaborazione con la Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), sempre nell'ambito delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, della mobilità elettrica, delle smart grid, delle politiche energetiche, della responsabilità sociale d'impresa e della sicurezza nei cantieri. 
 

Fonte: La Repubblica - Affari Finanza - N.33 - 15 ottobre 2012                  15/10/2012

 

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