In arrivo 5.500 lettere alle grandi imprese, per il pagamento del nuovo contributo annuale dello 0,08 per mille, previsto dal decreto Sviluppo e destinato al finanziamento dell'Antitrust. A inviare le lettere è la stessa Autorità garante, che ricorda come il pagamento del nuovo contributo, anche se di competenza dell'anno 2013, debba essere eseguito dal 1° al 30 ottobre 2012. Dal 1° gennaio 2013, invece, non sarà più dovuto il contributo richiesto alle imprese in sede di notifica delle operazioni di concentrazione.
Tenute al versamento del contributo dello 0,08 per mille sono le società di capitale che presentano ricavi (voce A1 del conto economico) superiori a 50 milioni di euro, nell'ultimo bilancio approvato alla data del 18 luglio 2012, data della delibera con la quale l'Agcm ha stabilito le modalità della contribuzione per l'anno 2013. Per le banche il fatturato è considerato pari al decimo del totale dell'attivo, esclusi i conti d'ordine.
Mentre per le compagnie di assicurazione è uguale al valore dei premi incassati. Sui ricavi così determinati, è calcolato il contributo dello 0,08 per mille, con una soglia massima non superiore a 400mila euro, cento volte la misura minima di 4mila euro (50milioni per 0,08 per mille). Le imprese devono eseguire il versamento entro il 30 ottobre, mediante bonifico bancario sul conto intestato all'Agcm presso la Bnl, specificando, nella causale, codice fiscale, denominazione e causale del versamento, separati da un trattino. Una volta eseguito il versamento, la relativa ricevuta dovrà essere trasmessa, allegata al modulo che sarà reso disponibile dal 1° ottobre sul sito dell'Autorità, esclusivamente mediante Pec alla casella contributo.agcm@pec.agcm.it. Dal versamento sono attesi circa 81 milioni, destinati al finanziamento dell'Antitrust.
È comunque solo in sede di prima applicazione che il versamento viene anticipato. A partire dal 2014, infatti, il contributo sarà versato entro il 31 luglio di ogni anno di riferimento. Non è, quindi, previsto alcun versamento per il 2013.
Sia la legge 287/1990 (comma 7-ter dell'articolo 10), sia la delibera 23787 del 18 luglio 2012 della stessa Autorità garante identificano i soggetti tenuti al versamento con le società di capitale (srl, spa e sapa).
Ciononostante, le lettere di richiesta di versamento stanno giungendo anche alle società cooperative, comprese le banche di credito cooperativo, che sono società a capitale variabile con scopo mutualistico alle quali mal si adatta la distinzione classica, ma non legislativa, fra società di persone e società di capitale. Nel merito, comunque, non è irrilevante che le attività dell'Antitrsut siano dirette a tutte le imprese, cooperative comprese. Ma il generico riferimento alle società di capitali, in assenza di uno specifico o almeno indiretto rinvio di legge, potrebbe far ritenere che le cooperative siano escluse dalla contribuzione. Lo dimostra, da ultimo, la modifica all'articolo 107 del Tub apportata dall'articolo 3 del Dlgs correttivo al Credito al consumo.
Per chiarire e confermare che le cooperative sono iscrivibili all'albo, il decreto ha sostituito il testo vigente «società di capitali», con il testo «società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata e cooperativa». In proposito, comunque, si attende un chiarimento dell'Autorità garante.
Fonte: Il Sole 24 Ore 26/09/2012
